By Gian Basilio Nieddu
Vaielettrico
2019.sept.12
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Arkup una casa che galleggia, una barca dove si può abitare. Costa 5 milioni di euro, resiste alla condizioni climatiche estreme, gli uragani, ed è il frutto della matita dello studio di architettura Waterstudio.
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Nelle cronache giornalistiche si fa il pieno di storie di persone che vogliono vivere in barca. Uno scenario, seppure soft, da Waterworld. Una soluzione, destinata a pochi e danarosi, è stata concepita da un team di architetti olandesi. La prima unità prodotta è stata ormeggiata a Miami, dove abbondano i milionari.
Classificata come barca da diporto
Barca o casa? Lasciamo parlare il manager Nicolas Derouin, protagonista del progetto con il partner Arnaud Luguet:”È classificata come una barca da diporto, quindi legalmente è una barca, ma è abitabile come una casa“. Il progetto è legato all’esigenza di vivere respirando aria di mare, un sogno che deve fare i conti con il sempre minor spazio costiero disponibile ed il rischio dell’innalzamento delle acque quindi la flessibilità di poter “traslocare”.
Arkup: villa da 405 metri quadri
La coppia ha poi cercato Koen Olthuis, dello studio Waterstudio, specializzato nel rendere “abitabile l’acqua”. Il frutto è Arkup ovvero la vita a bordo da cinque stelle. Parlano i numeri: una villa di 405 metri quadri (195 esterni) con interni di design.
Motore elettrico alimentato dal sole
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Arkup naviga con un motore elettrico alimentato da energia solare. Si può navigare lungo la costa, nel lago e nel fiume. “I pannelli solari producono l’energia poi immagazzinata nelle batterie al litio. Un trasformatore la converte e fornisce così l’energia per la casa e per la propulsione”. Sul tema i progettisti sottolineano: “Il solare è il futuro delle fonti energetiche e dei trasporti e volevamo che la casa fosse autosufficiente”. E si raccoglie anche l’acqua piovana.
Arkup costa 5 milioni di euro
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“I nostri clienti possono vivere in luoghi unici a un prezzo accessibile rispetto a una casa sulla terra. Offriamo un sogno“. Questo è lo storytelling del progetto narrato da Derouin. Il profilo del cliente di Arkup, necessariamente con un buon conto in banca visto che il prezzo parte da 4.850.000 euro, è questo:”Alto potere d’acquisto, preoccupato per le questioni ambientali e alla ricerca di un modo diverso di vivere, in connessione con la natura”.
Ancorata al fondo con 4 trampoli
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Interessante la soluzione ingegneristica: “La casa è costruita su una chiatta piatta in acciaio e quattro trampoli idraulici indipendenti ancorati al fondo del mare“. I creatori avvertono che la profondità massima è di 7,62 metri. La misura che garantisce stabilità e “sicurezza in caso di onde, vento, maree”. La barca costruita a Miami – in calcestruzzo nel cantiere RMK Merrill-Stevens – è progettata per resistere ad uragani fino alla categoria 4.
Arkup ha un’autonomia da 4 ore
I pilastri della casa “si ritraggono durante la navigazione“, spiega Derouin, che, a seconda delle condizioni del mare e del tempo, stima l’autonomia della barca in quattro ore. I benefici dell’elettrico li abbiamo sottolineati più volte su Vai Elettrico, li ascoltiamo anche dal CEO di Arkup: “La propulsione elettrica genera zero rumore, vibrazioni, fumo e perdite di carburante. Rispetta la vita marina“.
Da Miami a Cancun
Impossibile la navigazione in mare aperto, ma con una velocità massima di sette nodi: “Potresti navigare ogni giorno lungo la costa e raggiungere Cancun da Miami“. Un test da fare. Come strategia di marketing si punta sul noleggio “a partire da 5300 euro a notte per far comprendere al cliente tutte le potenzialità della barca/casa”. In questa visione mobile si fa concorrenza agli eco resort, quelli ad esempio delle Maldive e Bora-Bora, che non si possono spostare: “Generiamo l’ elettricità e l’acqua, compattiamo la spazzatura … È elettrica, non interferisce nella vita marina. E se si avvicina una tempesta, il proprietario può portarla in un’area protetta”. La sfida però è trovare soluzioni più popolari, houseboat a costo minore.
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