Circondata dalle acque cristalline delle Maldive, a soli 10 minuti di barca dalla capitale Male, è in costruzione una città galleggiante progettata per ospitare fino a 20 mila persone.
Il progetto – una joint venture tra lo sviluppatore immobiliare olandese Dutch Docklands e il governo delle Maldive, firmato dallo studio di architettura Waterstudio – è un tentativo di risolvere il problema dell’innalzamento del livello del mare, a cui le Maldive sono estremamente vulnerabili: l’arcipelago, composto da 1.190 isole che emergono per meno di un metro dal livello del mare, potrebbe essere completamente sommerso entro il 2100.
Dal punto di vista urbanistico, Maldives Floating City ha una forma che ricorda quella del corallo cerebrale e si compone di 5.000 unità galleggianti che ospiteranno case, ristoranti, negozi e scuole, collegate attraverso un sistema di ponti, canali e banchine. Ciascun modulo abitativo viene costruite in un cantiere navale locale, quindi rimorchiato e trasportato nella città galleggiante. Una volta posizionato, viene fissato a un grande scafo subacqueo in cemento ancorato al fondale tramite palafitte telescopiche in acciaio che gli permettono di fluttuare assecondando il moto ondoso.
L’impatto ambientale di questa città galleggiante “è stato rigorosamente valutato da esperti locali di coralli e approvato dalle autorità governative prima dell’inizio della costruzione” ha spiegato alla CNN Koen Olthuis, fondatore di Waterstudio.