La torre acquatica che ospita la biodiversità
By Giulia Mattioli
La Stampa
October.2014
Sea Tree. Un progetto innovativo per preservare la flora e la fauna selvatiche sfruttando le grandi aree marine e lacustri
Navigare sul sito web di Waterstudioè un notevole viaggio della mente: i loro progetti architettonici, alcuni davvero visionari, si legano indissolubilmente all’elemento acquatico. Case galleggianti, palazzi sottomarini, strutture che funzionano dentro e fuori dall’acqua: se lo scenario del film ‘Waterworld’ si realizzasse veramente, loro saprebbero come adattarvisi. Il confine tra terra e mareper Waterstudio non è un limite, ma una nuova frontiera da esplorare, anche in coscienza del cambiamento climatico e dell’espansione degli agglomerati urbani.
Tra i progetti più audaci e affascinanti dello studio di architettura olandese c’è Sea Tree®, una sorta di palazzo galleggiante che svetta sull’acqua, adibito a giardino dove trovano ospitalità diverse specie animali. Non è un progetto per gli umani, ma per la flora e la fauna costantemente minacciati dall’espansione urbanistica, i cui habitat vengono ristretti e alterati di anno in anno in favore delle necessità della modernizzazione. Conservare la fauna selvatica di ogni territorio è fondamentale, ma l’espansione delle città non ne tiene particolarmente conto, ed ecco che i laghi, i fiumi, i mari potrebbero diventare il luogo dove preservare uccelli, insetti, pipistrelli e piccoli mammiferi.
Sea Tree è un grattacielo di biodiversità, che si può collocare benissimo accanto ad un’area urbana, ma nei suoi bacini idrici, in modo da rimanere isolato e protetto dall’avanzata del cemento. Si tratta di una struttura in acciaio, galleggiante, composta di strati di vegetazione, giardini verticali che provvedono alla sussistenza delle specie animali, che includono dei piani sommersi per piccole creaturine acquatiche e, se la latitudine lo permette, per barriere coralline artificiali, habitat a loro volta per centinaia di esseri viventi. Naturalmente in base alla posizione, alla profondità delle acque, alle mareggiate, alle correnti, alle temperature ogni Sea Tree avrebbe altezze e caratteristiche differenti.
Dal punto di vista della tecnica, Sea Tree si basa su una progettazione molto simile a quella delle piattaforme petrolifere offshore, e proprio alle grandi compagnie si rivolgono i membri di Waterstudio per caldeggiare la realizzazione di un ‘condominio’ marittimo per animali. Oltre alle loro torri di stoccaggio e le loro piattaforme, perché non donare alla natura e alla comunità un Sea Tree, fosse anche solo per dimostrare un po’ di buona volontà nel rendere il mondo che tanto sfruttano un posto migliore? Un progetto forse visionario ma assolutamente innovativo per far luce sulla necessità di proteggere la flora e la fauna selvatica di ogni angolo del Pianeta dove vi sia sufficiente acqua per realizzarlo. E considerata la grande esperienza che ingegneri, architetti, tecnici olandesi hanno nel confrontarsi con l’acqua e con i territori dove terra e mare si fondono, a cui si aggiunge il fatto che le torri per lo stoccaggio del petrolio in mare già esistono, i progettisti di Sea Tree hanno ‘semplicemente’ adattato, modificato le tecnologie già esistenti per fare un favore alla natura.